La storia dell’Associazione Astrofili Fiorentini
“Il giorno 16 Febbraio 1958 un gruppo di astrofili riunitisi c/o l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, si è riunito in associazione i cui scopi sono specificati nello “Statuto“.
Questo è quanto “declama” l’atto costitutivo che in quel del 1958 dichiarò fondata l’Associazione Astrofili Fiorentini (A.A.F.), grazie all’opera dei due ormai compianti promotori e fondatori Ing. Paolo Andrenelli e Prof. Guglielmo Righini. Queste origini ne fanno una delle più vecchie associazioni di astrofili d’Italia.
Paolo Andrenelli ( 1921-1986) e’ stato il padre nobile dell’associazione. Fondatore dell’A.A.F. nel 1958, fu anche uno dei fondatori e promotori dell’U.A.I. (Unione Astrofili Italiani) che vide la luce durante il congresso SAIt del 7 ottobre 1967 ad Asiago, insieme a Luigi Baldinelli, Achille Leani, Franco Foresta Martin e Riccardo Slager.
Andrenelli fu presidente dell’U.A.I. nel periodo 1974-76 e nel periodo 1985-86, anno della sua prematura scomparsa. Insieme a Mario Veltri lavoro’ inoltre alla nascita, nel 1974, di “Astronomia”, la rivista dell’Unione Astrofili Italiani, con lui come direttore responsabile, e Veltri come redattore.
Immancabile nella biblioteca di molti astrofili e’ stato poi il suo manuale L’astronomo dilettante, edito da Sansoni, che si dimostro’ essere strumento formativo per diverse generazioni di astrofili. Ancora oggi circola tra gli appassionati di astronomia ed autocostruttori di telescopi e lo si puo’ recuperare on-line nei siti specializzati in libri usati.
Era un’instancabile costruttore di telescopi e fu grazie a lui e all’altro indimenticato presidente dell’A.A.F. Sandro Mirenda che fu realizzato l’Osservatorio Astronomico di San Polo a Mosciano, di cui parleremo poco piu’ avanti.
Anche se in passato il numero degli associati è giunto alla quota di un centinaio di persone, attualmente è composta da circa trenta elementi; questo non significa che l’attività abbia subito un declino, anzi, la qualità, più che la quantità dei soci, ha contribuito a dare un impulso non indifferente alle attività dell’Associazione, la quale, ristrutturando in tempi relativamente brevi il proprio osservatorio realizzato negli anni ’70, è riuscita a divenire uno dei più attivi centri di ricerca e divulgazione astronomica della Toscana.
Nata e sviluppatasi con il chiaro intento di far conoscere alla massa le scienze astronomiche ed affini, è sempre stata intenzione dell’Associazione anche portare avanti iniziative che potessero avere una qualche valenza scientifica. è proprio in questa ottica che, dalla seconda metà degli anni ottanta ad oggi, le tre principali attività sviluppate dall’Associazione sono: didattica, fotometria e astrometria.
Dal punto di vista didattico, oltre alle aperture pubbliche dell’osservatorio, nelle cui serate, insieme all’osservazione degli astri, il tutto viene compendiato da una breve introduzione alla materia, l’Associazione organizza seminari, mostre fotografiche, cicli di lezioni tematiche, conferenze e interventi didattici nelle scuole elementari e medie del comune di Firenze e limitrofi.
Circa l’astrometria e la fotometria, quest’ultima è l’attività’ scientifica che principalmente assorbe le risorse dell’associazione. Diversi piani di lavoro sono stati sviluppati con la collaborazione di altre associazioni toscane, con l’Osservatorio Astronomico di Loiano dell’Università agli Studi di Bologna, l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri e l’Unione Astrofili Italiani.
Fino a pochi anni fa l’associazione disponeva a che di un osservatorio sociale, più noto come Osservatorio Astronomico di San Polo a Mosciano (MPC code 632). Si trovava sulle colline di Scandicci, in un terreno privato di proprietà del compianto Sandro Mirenda, presidente dell’Associazione Astrofili Fiorentini dal 1987 al 2019, annesso a Villa l’Arcipresso (o villa Mirenda), luogo di rilevanza storico-culturale.
Le notizie più antiche della villa sono riferite al 1688 quando passò di proprietà dai Tanagli agli Scapella. Nel 1749 la proprietà è di Benedetto Caccini e successivamente (1755) di Antonio Sigismondo Vinci. A metà dell’Ottocento fu la volta dei Galletti e poi dei Mirenda.
La villa si trova nei pressi della Chiesa di Sant’Andrea a Mosciano; nei pressi della villa è edificata una casa colonica con tabernacolo in maiolica. Nel giardino antistante la villa si trovano varie specie di alberi, di fronte alla villa è presente un pozzo.
L’aspetto è settecentesco a forma di parallelepipedo e con sviluppo su due piani che presentano finestre di diverso tipo. Ampie e con inferriate a pian terreno, più piccole e aperte al piano superiore. La porta di ingresso è protetta da un baldacchino in ghisa che risale ai primi del ‘900. In corrispondenza con l’entrata centrale, sul tetto è presente un abbaino a torretta.
Nella villa tra il 1926 ed il 1927 soggiornò con la moglie lo scrittore inglese David Herbert Lawrence e proprio qui scrisse uno dei romanzi più discussi di tutti i tempi “L’amante di Lady Chatterley”.
Osservatorio di San Polo a Mosciano – Timelapse