Osservatorio Astronomico Margherita Hack

Codice M.P.C. A57

Previous Image
Next Image

info heading

info content

 


Sebbene, come le stelle, siamo il frutto dell’evoluzione,
per qualche ragione siamo diventati molto più complessi di un corpo celeste.
E per questo abbiamo il dovere di preservare la straordinaria capacità di comprendere l’intero universo. 

(da Qualcosa di inaspettato di Margherita Hack)



Come spesso accade, per poter fare una cosa fatta bene, torna utile essere ben affiatati. A volte basta che l’idea di uno trovi terreno fertile negli altri ed ecco che una chiacchierata pomeridiana si trasforma in qualcosa di concreto. Eccoci qui, a fare da muratori, elettricisti, imbianchini e così via,  pur di raggiungere il nostro scopo. Uno speciale ringraziamento va a chi ci ha messo a disposizione l’area dove l’osservatorio è collocato: Andrea Montigiani.

Un ringraziamento altrettanto speciale va alla Professoressa Margherita Hack che ci ha onorato della sua disponibilità e concesso l’uso del suo nome per il nostro piccolo osservatorio.

Il team dell'Osservatorio con la Professoressa Margherita Hack

Il team dell’Osservatorio con la Professoressa Margherita Hack
Da sinistra: Stefano Riccetti, Prof.sa Hack, Nico Montigiani, Massimiliano Mannucci


Qui di seguito è a disposizione del visitatore un portfolio di immagini che descrivono l’avanzamento dei lavori di realizzazione dell’osservatorio, avvenuta nel 2004.
Per quanto il sito osservativo non sia lontano da Firenze e quindi non perfettamente buio come auspicheremmo, il contesto naturale tipico della campagna toscana fa da degno contorno.


Prima fase dei lavori. 
Collocazione della colonna portante e realizzazione della specola.

La location per il futuro osservatorio. Il nord, dove si trova la città, è coperto dalle colline ed il sud è completamente aperto. Una situazione diremmo perfetta. (foto 1)

La fatica è stata notevole per fare lo scasso che doveva ospitare la colonna portante sulla quale in futuro andrà montato il telescopio, ma a lavoro compiuto la soddisfazione è massima. 80 cm di longarina interrata e cementata. Che dite, vibrerà!? (foto 2)

Il passo successivo è stato trasportare in loco la casetta che proteggerà il telescopio. Realizzata tutta in officina usando ferro, alluminio  e legno marino, si è dimostrata solida ma sufficientemente leggera. Cementata anch’essa a terra ed orientata nord-sud circonda a perfezione la colonna. (foto 3)

l tetto per quanto leggero è stato contrappesato per non sollecitare troppo il motore elettrico il cui compito sarà di aprire e chiudere il tetto dalla postazione remota; per postazione remota si intende il confortevole appartamento di città! 😉 (foto 4)

Campagna vuol dire animali, ed ecco un ospite curioso che viene a spiare i nostri lavori. Le caso specifico la testa equatoriale autocostruita che abbiamo appena installato sulla colonna. è un micio molto socievole che ci segue passo passo in tutte le nostre attività . Quasi una mascotte! (foto 5)

Ed ecco nel dettaglio la testa equatoriale. Solida, robusta e ben ancorata alla colonna. Per smorzare le vibrazioni non abbiamo lesinato nell’usare il ferro!!! (foto 6)

Passo successivo: l’ombreggiante sul tetto. L’alluminio è tanto leggero, ma attira tanto anche il sole. Allora gli abbiamo fatto un bel cappuccio distante circa 10 cm dalla superficie così da permettere all’aria di passare. (foto 7)


Seconda fase dei lavori. 
Può una specola, per modesta che sia, non avere un piccolo laboratorio adiacente?

Ed eccolo qua. Anch’esso modesto, ma decoroso e, cosa più importante, funzionale per le necessità.

Lavori in corso di opera. Sole a picco sulla zucca e avvitatore in mano, i lavori procedono celermente. (foto 8)

Le pareti sono complete e la porta pure. Ora manca solo il tetto, che però sembra essere la parte più complicata!! (foto 9)

Il lavoro è stato completato. Il laboratorio è adesso pronto ad ospitare il computer e tutte le altre attrezzature necessarie. (foto 10)

Adesso ci aspetta un altro lavoro grosso. Stendere i cavi per portare luce e telefono al laboratorio. Alcune viste del complesso specola/laboratorio nel loro allestimento finale. (foto 11)

Terza fase dei lavori. Ora che ci sono specola e laboratorio sembra essere giunto il momento di posizionare il telescopio ed effettuare tutti i cablaggi per l’automazione.

Ed ecco a voi il lavoro ormai quasi completamente compiuto eccezion fatta di pochi ultimi dettagli. (foto 12)

Un dettaglio della specola vista completamente aperta e con il telescopio installato dentro. (foto 13)

Primo piano del telescopio montato e già cablato con tutti i  sensori di fine corsa ed Home Position. Appoggiato a fianco il paraluce ancora da montare. (foto 14)

Sul fianco del laboratorio, dove si trova la finestrella, un faro ed una webcam serviranno per verificare dalla postazione remota la corretta apertura e chiusura del del tetto. (foto 15)

Ed ecco una panoramica dell’interno del laboratorio. (foto 16)

Raccolto ma accogliente. Nella parte alta della parete un ripiano che fa da “soffitta”; subito sotto un’altro ripiano dove sono alloggiate le centraline di controllo per i vari controlli remoti. (foto 17)

In basso il tavolo che ospita il computer. Un umile Duron da 800 Mhz che svolge piu che egregiamente le funzioni a cui è destinato. Sistema operativo Win98. Sotto il tavolo si trovano alcuni trasformatori ed una batteria tipo auto da 12V. (foto 18)


Osservatorio Astronomico Margherita Hack V2.0

Nel 2016 sono state apportate diverse migliorie, fra cui la realizzazione di una nuova specola in grado di ospitare uno strumento più grande, e la sostituzione di molte delle apparecchiature elettroniche che erano deputate alla gestione dell’osservatorio.

L’attrezzatura oggi a disposizione dell’osservatorio è la seguente:

● Montatura 10Microm GM2000 QCI.

● Telescopio Celestron C14.

● Telecamera SBIG ST7 XME.

● Telecamera SBIG ST10 XME.

● Camera Starlight Xpress Lodestar X2.

● Ottica Adattiva SBIG AO8.

● N°2 Ruote porta filtri CFW-8.

● Spettrometro Shelyak Lhires III con reticoli a riflessione 150 l/mm e 2400 l/mm.

● Set filtri BVRc secondo lo standard Johnson e Cousins, set filtri RGB, filtro spettroscopico Star  Analyzer 100.


 

Il battesimo dell’Osservatorio

Riportiamo volentieri lo scambio di email grazie al quale Margherita Hack ci ha permesso di usare il suo nome per l’osservatorio.

Prima mail indirizzata al Prof. Corrado Lamberti
::: 15 ottobre 2004 :::

Gentile Dott. Lamberti,
 siamo tre astrofili fiorentini di 33 anni e Le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione una nostra iniziativa. Abbiamo da poco terminato la realizzazione di un osservatorio amatoriale frutto di sudore, fatica e tanta passione che proprio in questi giorni sta raggiungendo la sua piena operatività grazie all'acquisto di una camera CCD. L'attività principale sarà l'astrometria di asteroidi, ed in un prossimo futuro intenderemmo cimentarci anche nella fotometria dei medesimi. Come Lei ben saprà, nel momento in cui invieremo la prima misura astrometrica al Minor Planet Center quest'ultimo assegnerà al nostro osservatorio un codice identificativo; ci siamo quindi posti la fatidica domanda: come chiamarlo?
 Il nome del sito geografico? Scontato, ovvio e banale. Ci siamo allora lambiccati il cervello nel tentativo di trovare un riferimento originale che per noi avesse un qualche significato speciale. Dopo aver passato in rassegna tutte le stelle, le costellazioni e gli dè i del cielo delle tradizioni greche, romane ed egizie, incluse quelle maori, nulla ci soddisfaceva. Ultima spiaggia: i nomi di importanti scienziati, magari toscani. Molti nomi eccellenti, come Galileo, ma inflazionati, che di nuovo non ci soddifacevano. Mentre passavamo in rassegna tutte le opzioni possibili ecco l'Illuminazione!! Rendere omaggio ad un personaggio tuttora vivente e attivamente impegnato nel dare il suo contributo alla comunità scientifica! Astronoma, fiorentina, a noi cara per stima ed ammirazione: Margherita Hack - donna e scienziata che ha fatto della Ragione e del Buon Senso una cornice all'intera sua vita. 
 Ecco il nome: Osservatorio "Margherita Hack", località San Romolo, Lastra a Signa (FI).
 
 Dare il nome della Professoressa Hack al nostro (veramente umile) osservatorio ci riempirebbe di soddisfazione e gratitudine, ma per prima cosa riteniamo opportuno chiedere l'autorizzazione della Professoressa stessa. Prima ancora di rivolgerci direttamente a Margherita Hack gradiremmo una sua opinione Dott. Lamberti, in virtù del legame di affettuosa amicizia che da lunghi anni la lega alla Signora Hack. Inoltre, in caso di opinione positiva, apprezzeremmo anche una indicazione su come contattare la Professoressa per avere l'autorizzazione ad intitolare l'osservatorio a suo nome. Ogni suggerimento in proposito sarebbe per noi oro colato!
 
 Nella speranza di non averle recato troppo disturbo cogliamo l'occasione di porgerle sinceri saluti.
 
 Massimiliano Mannucci
 Nico Montigiani
 Stefano Riccetti

::: 16 ottobre 2004 :::

Ottima idea! Volete chiamarla per dirglielo di persona? Mi immagino che si schermirà, però voi provate! E fatemi sapere come va a finire.
 Cordialmente,
 Corrado Lamberti

Nostra mail a Margherita Hack
::: 16 ottobre 2004 :::

Gentilissima Professoressa Hack, siamo tre astrofili fiorentini di 33 anni e Le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione una nostra iniziativa.
 Abbiamo da poco terminato la realizzazione di un osservatorio amatoriale frutto di sudore, fatica e tanta passione che proprio in questi giorni sta raggiungendo la sua piena operatività.
 L'attività principale sarà l'astrometria di asteroidi, ed in un prossimo futuro intenderemmo cimentarci anche nella fotometria dei medesimi. Come Lei ben saprà, nel momento in cui invieremo la prima misura astrometrica al Minor Planet Center quest'ultimo assegnerà al nostro osservatorio un codice identificativo da associare al nome dell'osservatorio stesso; ci siamo quindi posti la fatidica domanda: come chiamarlo? 
 Di comune accordo abbiamo scelto di rivolgere la nostra attenzione non ai meravigliosi oggetti del cielo, non agli straordinari uomini di scienza del lontano passato, non alle roboanti tecnologie moderne, bensì alla forza di un comune imprinting: le parole e lo stile di una donna fiorentina, Margherita Hack, che unisce all'oggettivo contributo scientifico una naturale capacità di "farsi intendere" dalle persone comuni. A Lei chiediamo di accettare questa nostra sincera dimostrazione di stima e affetto regalandoci l'opportunità di dare il suo nome al piccolissimo quanto per noi prezioso osservatorio: l' Osservatorio "Margherita Hack", località San Romolo, Lastra a Signa (FI).
 E' ora in tutta evidenza indispensabile che di questa nostra idea Lei sia non solo al corrente ma possa al riguardo da subito esprimere, con la franchezza che La distingue, un giudizio chiaro e diretto: la preghiamo solo di considerare, nella sua decisione, l'impegno e la serietà da noi profusi in questo progetto, che vuole muovere i primi passi sulle orme amiche della Ragione, del Buon Senso e della Trasparenza a Lei tanto cari. 
 
 Nella speranza di non averle recato troppo disturbo e in attesa di una quantomai auspicata risposta, cogliamo l'occasione di porgerle sinceri saluti.
 
 Massimiliano Mannucci - Firenze
 Nico Montigiani - Scandicci (FI)
 Stefano Riccetti - Scandicci (FI)

Risposta di Margherita Hack
::: 17 ottobre 2004 :::

Io vi ringrazio della stima e di voler dare il mio nome al vostro osservatorio.
 Di solito si aspetta che uno sia morto, ma non sono superstiziosa, e quindi se vi fa piacere , grazie.
 
 Con tanti auguri
 Margherita Hack

Nostra mail a Corrado Lamberti
::: 17 ottobre 2004 :::

Gentile Dott. Lamberti,
 le alleghiamo qui di seguito la risposta della Professoressa Hack.
 [ ::: ... ::: ]
 Siamo molto lieti che la professoressa abbia accettato e siamo altrettanto lieti che abbia colto la nostra proposta con la giusta dose di umorismo come le e' abituale!
 Continueremo a mantenerla informata sui futuri sviluppi e sulla codifica da parte del M.P.C.
 
 Di nuovo mille grazie per il suo preziosissimo aiuto.
 Sinceri saluti.
 
 
 Massimiliano Mannucci
 Nico Montigiani
 Stefano Riccetti

Nostra mail a Corrado Lamberti
::: 12 dicembre 2004 :::

Egr. Direttore Lamberti,
 tempo fa la interpellammo riguardo la nostra intenzione di intitolare il nostro piccolo osservatorio alla Professoressa Hack.
 Come lei già sa, a seguito di una nostra e-mail, la Professoressa accettò (con il suo solito umorismo) la nostra proposta. Siamo quindi a scriverle per rinnovare i nostri ringraziamenti e per informarla che finalmente l'Osservatorio Margherita Hack è operativo
 ed ha già all'attivo alcune misure astrometriche su Near Earth Object e Main Belt Asteroids pubblicate sulle circulars del Minor Planet Center.
 Il codice dell'Osservatorio Margherita Hack assegnato dall'MPC è A57.
 L'Osservatorio Margherita Hack ha un proprio sito internet all'indirizzo: www.osservatoriohack.it dove è possibile conoscere la storia (per ora breve) e le attività dell'osservatorio stesso.
 
 Cordiali Saluti
 
 Massimiliano Mannucci
 Nico Montigiani
 Stefano Riccetti

Il battesimo del nostro Osservatorio sulla rivista Le Stelle – anno IV – Nr 25 (gennaio 2005).

Circolare del M.P.C. del 24/02/2005 – M.P.C. 53585: a pagina 17 è citato l’Osservatorio A57